RINASCITA GLOBALE

Con il termine antropizzazione si intende l'intervento che l'uomo effettua sull'ambiente naturale, con lo scopo di conformarlo, quindi modificarlo e manipolarlo. La permacultura invece è un metodo per progettare e gestire paesaggi antropizzati in modo che siano in grado di soddisfare bisogni della popolazione quali cibo, fibre ed energia e al contempo presentino la resilienza, ricchezza e stabilità di ecosistemi naturali. Dalla crisi globale alla rinascita locale.

Foto

12 novembre 2010

Comune di Mugnano – Incontro pubblico con la D.ssa Carla Poli del Centro Riciclo di Vedelago

Album di foto sull’incontro visibile su FB al link:

http://www.facebook.com/home.php#!/album.php?aid=2073807&id=1006810740&page=8

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Pontecagnano 17.10.2010

Incontro Pubblico – Dalla Puzza del Sardone al Cancro dell’Inceneritore

Principali ASSENTI:

Edmondo Cirielli (Presidente della Provincia di Salerno)

Vincenzo De Luca (Sindaco della Città di Salerno)

Giovanni Romano (Assessore all’Ambiente della Regione Campania)


Per le altre foto dell’incontro pubblico del 17.10.2010 clicca QUI

 

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De Luca – a Vienna l’inceneritore è al centro della città!

E’ un falso argomento, perchè:

L’ Austria è un esempio di come si può fare a meno degli inceneritori

L’impianto di Vienna – Spittelau venne costruito nel 1969: in pratica un’altra “era geologica” nella gestione dei rifiuti, la stessa epoca in cui veniva costruito alle porte di Firenze l’inceneritore di San Donnino, inaugurato nel 1973 e poi chiuso nel 1986 a causa delle eccessive emissioni di diossina, tali da contaminare i terreni circostanti.

Ha una potenzialità di 250mila t/a e fu costruito in città allo scopo di fornire energia termica al vicino ospedale. Sebbene fosse stato costruito con una tecnologia ormai obsoleta, non è stato più demolito, perchè grazie alle sue caratteristiche decorazioni stile Secessione Viennese è ormai diventato un landmark turistico della città. Nel 1985 è stato ristrutturato ed adeguato alla normativa ambientale con l’aggiunta di una sezione di depurazione fumi.

A Vienna è presente un altro inceneritore, quello di Flötzersteig, da 180mila t/a. E’ per molti aspetti simile a quello di Spittelau: fu costruito tra il 1959 e il 1963, è situato in città, a 4,5 km dal centro, per fornire calore ad alcuni ospedali.

I due impianti viennesi e il piccolo impianto di Wels (60mila t/a) sono gli unici inceneritori attivi in Austria. Questo significa che, dopo la costruzione dei due impianti viennesi e nonostante l’incremento registrato nella produzione dei rifiuti, è da 50 anni che in Austria non si costruisce un inceneritore.

Ha fatto eccezione nel 1995 solo l’impianto di Wels, che è comunque solo una delle sezioni di processo che costituiscono un impianto integrato da 160mila t/a per la selezione e il riciclaggio di rifiuti domestici, industriali e di costruzione.

Quindi citare l’Austria come esempio significa in sostanza indicare un paese che negli ultimi 50 anni, facendo a meno degli inceneritori, ha sviluppato uno dei sistemi più avanzati al mondo per la riduzione alla fonte e il recupero dei rifiuti, basato ad esempio su sistemi di avanguardia per la tariffazione puntuale dei rifiuti, applicati da molto tempo in tutto il territorio austriaco.

In pratica, i veri esperti di rifiuti portano come esempio l’Austria non per un paio di obsoleti inceneritori, risalenti alla stessa epoca del famigerato impianto di San Donnino a Firenze, bensì per l’organizzazione dei sistemi integrati di gestione dei rifiuti, a partire dai metodi di raccolta domiciliare, tra i più efficaci al mondo nell’applicare il principio “chi più produce rifiuti, più paga”.

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